Propafenone a rilascio prolungato nella prevenzione delle recidive di fibrillazione atriale parossistica
Uno studio clinico ha valutato l’efficacia del Propafenone a rilascio prolungato rispetto al placebo nella prevenzione delle recidive di fibrillazione atriale parossistica.
Hanno preso parte allo studio 594 pazienti, ma l’analisi è riferita a 293 pazienti.
E` stato osservato un aumento significativo dell'intervallo libero da aritmie compreso tra il giorno 5 dalla randomizzazione e la prima recidiva di aritmia atriale sintomatica, nel gruppo assegnato a Propafenone a rilascio prolungato, 325 mg bid (p=0,004), e a Propafenone a rilascio prolungato,425 mg bid (p=0,003), rispetto al placebo.
L'intervallo mediano libero da aritmie è stato di 9 giorni nel gruppo placebo, di 35 giorni nel gruppo Propafenone a rilascio prolungato 325 mg bid, e di 44 giorni nel gruppo Propafenone a rilascio prolungato 425 mg bid.
E`inoltre, emersa una significativa riduzione della frequenza cardiaca media durante la prima recidiva di aritmia sintomatica, nel gruppo assegnato a Propafenone a basso dosaggio rispetto a quanto osservato con il placebo.
Il tempo mediano di insuccesso del trattamento dopo il giorno 5 (recidiva di aritmia, eventi avversi o abbandoni) si è allungato da 8 giorni nel gruppo placebo, a 19 giorni nel gruppo trattato con il Propafenone a rilascio prolungato, 325 mg bid (p=0,002), a 24 giorni nel gruppo trattato con il Propafenone a rilascio prolungato, 425 mg bid (p=0,006).
La percentuale dei pazienti in cui è` stato osservato >/= 1 evento avverso grave è risultata simile nei gruppi trattati con Propafenone a rilascio prolungato ( Propafenone a rilascio prolungato 325 mg bid: 10,0%; Propafenone a rilascio prolungato 425 mg bid:11,2% ) ed inferiore nel gruppo placebo (1,1%).
Gli Autori hanno concluso che la terapia con Propafenone in formulazione a rila-scio prolungato si è dimostrata superiore al placebo, ben tollerata ed in grado di prevenire i sintomi legati a episodi di fibrillazione atriale parossistica. ( Xagena2002 )
Me inertz T et al , Am J Cardiol 2002 ; 90 : 1300 – 1306
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